martedì 2 aprile 2019

Il SOFFRITTO: un elegante mix di colori, profumi e aromi.




E’ una preparazione base molto usata in cucina, è impiegato per dare aromaticità al piatto in cui è utilizzato. Come per ogni preparazione culinaria, contribuiscono diversi elementi per la sua buona riuscita: il taglio delle verdure, l’intensità e il tempo di esposizione al calore, la materia grassa e non ultimo il materiale della pentola con cui sarà cucinato.
Le verdure generalmente usate per il soffritto sono: cipolla, sedano e carota, tagliate in pezzetti.  La dimensione del taglio è importante perché dei pezzi piccoli sviluppano più aromaticità data la maggiore superficie esposta al calore.                                                                                                       Le verdure vanno cotte a una temperatura moderata, così da farle appassire delicatamente e assumere una doratura uniforme, trasformandole in un composto dolce e molto aromatico. La temperatura nella pentola per ottenere questo risultato è poco sopra i 120°. Temperature più alte innescherebbero nelle verdure un’eccessiva reazione d’imbrunimento trasformando la cottura in una rosolatura.                                                                                                                                                La materia grassa utilizzata svolge una funzione importante perché l’olio avvolgendo le verdure ne uniforma la cottura distribuendo il calore, non le fa attaccare al fondo e dona al soffritto altri sapori e aromi.   Importante per soffriggere è anche la pentola che si utilizza, che deve assicurare una buona conduttività termica al fine di garantire una cottura omogenea e adeguata evitando che si formino dentro la pentola zone più o meno calde.
In conclusione, pur trattandosi di una preparazione semplice, il soffritto richiede molte piccole attenzioni che sommate insieme, consentono di conseguire un risultato buono e costante nel tempo.


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