Un
metodo per controllare la freschezza dell’uovo è di metterlo dentro un contenitore colmo d’acqua e
aspettare l’effetto che fa. L’uovo fresco rimarrà sul fondo del recipiente in
orizzontale. Perdendo la freschezza tenderà ad assumere una posizione verticale,
per poi salire verso l’alto. Il fenomeno fisico è causato dalla progressiva
degradazione delle due pellicole che si trovano subito sotto il guscio. Quando
l’uovo è fresco, queste sono perfettamente aderenti al guscio, poi con il tempo,
attraverso la porosità del guscio, l’acqua contenuta inizia a evaporare e le
pellicole si allentano facendo ingrandire la camera d’aria posta a un’estremità
dell’uovo. La concentrazione d’aria modificherà la densità dell’uovo, facendola
diventare inferiore a quella dell’acqua nel contenitore, quindi più leggero.
Questo è lo stesso principio fisico che rende possibile ai sommergibili di
risalire in superficie: è immessa aria all’interno di camere stagne dove in
precedenza c’era acqua e il sommergibile in leggerezza risale.
sabato 21 ottobre 2017
martedì 10 ottobre 2017
MELANZANA: non si tratta di una mela!
Questo frutto dell’orto non ha goduto di buona fama nel passato. Durante il medio evo approdò in Spagna grazie agli arabi che a loro volta lo avevano importato dall’India. Inizialmente la melanzana era disprezzata e considerata tossica a causa del suo sapore amarognolo (probabilmente non avevano ancora imparato a cucinarla…), in un secondo momento si diffuse la credenza che - se consumata per lunghi periodi- portasse alla “insania” ovvero alla pazzia. Tenendo conto che in italiano medievale si poneva spesso davanti ai nomi stranieri di frutta e verdura la parola “mela”, il caso della melanzana potrebbe avvalorare questa teoria (mela insana).
giovedì 5 ottobre 2017
L'INSALATA E' SERVITA!
l
Per condire la classica insalata si usa: sale, aceto, olio. E’ un’operazione semplice, ma per ottenere un risultato all'altezza delle aspettative, è necessario adottare alcuni piccoli accorgimenti, e qualche conoscenza elementare di chimica, aiuta a comprendere e a non aver più dubbi per il futuro.
E’ noto che tra aceto e sale ci sia un'affinità, mentre l’ olio tende a non aggregarsi con questi due ingredienti. Questo perché, sale e aceto sono costituiti da molecole polari, cioè tra loro ci sono delle interazioni simili a quelle di una calamita, i cui poli positivo e negativo si attraggono e quando due sostanze polari s’incontrano, si uniscono a formare un unico corpo, come nel caso ad esempio:di sale e aceto o del caffè e lo zucchero. L’olio non ha lo stesso tipo d’interazione tra le sue molecole, ed è definita sostanza apolare. Le sue molecole, invece di attrarsi come magneti tendono a unirsi intrecciandosi tra loro, rendendo impossibile un’unione con le molecole polari.
In conclusione, la successione migliore per condire l’insalata sarà:
1- Cospargere di sale l’insalata.
2- Versare l’aceto, mescolare.
3- Versare l’olio e mescolare.
Tra insalata, sale e aceto c’è un’affinità chimica visto che si tratta di sostanze polari, quindi in questa prima fase il sale si scioglierà e assieme all’aceto si distribuirà sull’insalata, poi si unirà l’olio che completerà il condimento.
E’ noto che tra aceto e sale ci sia un'affinità, mentre l’ olio tende a non aggregarsi con questi due ingredienti. Questo perché, sale e aceto sono costituiti da molecole polari, cioè tra loro ci sono delle interazioni simili a quelle di una calamita, i cui poli positivo e negativo si attraggono e quando due sostanze polari s’incontrano, si uniscono a formare un unico corpo, come nel caso ad esempio:di sale e aceto o del caffè e lo zucchero. L’olio non ha lo stesso tipo d’interazione tra le sue molecole, ed è definita sostanza apolare. Le sue molecole, invece di attrarsi come magneti tendono a unirsi intrecciandosi tra loro, rendendo impossibile un’unione con le molecole polari.
In conclusione, la successione migliore per condire l’insalata sarà:
1- Cospargere di sale l’insalata.
2- Versare l’aceto, mescolare.
3- Versare l’olio e mescolare.
Tra insalata, sale e aceto c’è un’affinità chimica visto che si tratta di sostanze polari, quindi in questa prima fase il sale si scioglierà e assieme all’aceto si distribuirà sull’insalata, poi si unirà l’olio che completerà il condimento.
martedì 3 ottobre 2017
LA CARBONARA: un piatto di cucina fusion.
È un luogo comune pensare che la carbonara sia un piatto
nato dalla cucina romana ma questo non corrisponde a verità. Nasce verso la
fine della seconda guerra mondiale grazie alla creatività di un cuoco italiano
e alla necessità di fare un piatto con i pochi ingredienti che si trovavano in
quel periodo. La pasta era disponibile e - grazie alle truppe di liberazione
anglo-americane - c’erano tuorlo d’uovo liofilizzato e bacon. Da questa
unione nacque la carbonara che in seguito - con gli opportuni adeguamenti – è
diventata un cavallo di battaglia della cucina romana.
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